costruzione orto di quartiere + presentazione del libro “AGRICOLTURA SINERGICA” e delle attività di TERRA! ONLUS

Vi invitiamo a venire SABATO 12 Marzo dalle ore 10 a costruire tutti insieme un piccolo orto che sarà utilizzabile da tutti gli abitanti dei quartieri. Costruirlo insieme significa che ognuno porta à Utopia le proprie conoscenze, significa lavorare insieme e conoscersi. Una zona che è rimasta in stato di abbandono per quarant’anni ha bisogno dell’aiuto di tutti noi per poter rinascere al di fuori della logica di profitto e inquinamento che l’hanno contraddistinta negli anni del suo utilizzo.

La costruzione avverrà per tutto il giorno. Chi ha strumenti di lavoro li porti, chi ha terra da poter utilizzare la porti, chi ha semi porti pure quelli. Mettiamo tutto in comune.

DOMENICA 13 MARZO ore 17.30 presentazione del libro “AGRICOLTURA SINERGICA” e delle attività di TERRA! ONLUS.!3.marzo.agricoltura sinergica

QUARTA DI COPERTINA:

“La terra è un organismo vivo, dispensatore di cibo, non un supporto inerte su cui affaticarsi e ricavare una produzione: è questo il messaggio di Emilia Hazelip, ideatrice dell’agricoltura sinergica.

Questo libro, nato dalla passione e dalla dedizione dei membri della Libera Scuola di Agricoltura Sinergica, raccoglie gli scritti e l’esperienza di questa donna straordinaria, rendendoli disponibili per il grande pubblico.

Mantenendo l’approccio di un prontuario di orticoltura, vengono esposti i principi dell’agricoltura sinergica: dalla rinuncia alla lavorazione del suolo all’uso sistematico della pacciamatura e delle aiuole rialzate, suggerendo in modo dettagliato come ottenere produzioni abbondanti e di qualità con il minimo intervento e nel massimo rispetto dell’ambiente naturale.

Oltre alla descrizione pratica dei criteri e delle tecniche dell’agricoltura sinergica, vengono illustrati approfonditamente i concetti filosofici e scientifici che ne hanno ispirato l’elaborazione. Emilia Hazelip invita il lettore ad avvicinarsi al lavoro nell’orto come alla cura di un sistema vivente in continua evoluzione, trasmettendo la meraviglia per l’incredibile complessità di relazioni che sono alla base della vita vegetale.

Nella parte finale del volume sono raccolte le testimonianze di chi ha messo in pratica questi insegnamenti coltivando con successo un orto sinergico nella propria terra o comunità e negli ambiti sociali e professionali più disparati: scuole, giardini pubblici e perfino alcune strutture sanitarie, come accade nel prestigioso campus “Cascina Rosa” dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

PRESENTAZIONE DI TERRA! ONLUS:

Terra!Onlus è un’associazione ambientalista che mette in rete esperienze, idee, persone, gruppi e associazioni che condividono la volontà di difendere l’ambiente e il territorio.

Nati nel 2008, abbiamo voluto sperimentare un ambientalismo che fosse al tempo stesso radicale e radicato nel territorio, con l’idea di coniugare campagne globali (per fermare la deforestazione in Indonesia o, a livello europeo, per la riduzione delle emissioni di CO2 delle auto) con campagne locali, fatte nei territori, coinvolgendo cittadini, associazioni e comitati.

Con la campagna suppOrti urbani, abbiamo avviato progetti di agricoltura urbana come “Coltivare RappOrti”, dove decine di persone, singolarmente o in un gruppo, coltivano un orto negli spazi del centro di ippoterapia di Ciampacavallo (Roma) o “Orti al Fresco” con le detenute e i detenuti del carcere di Pontedecimo (Genova), con l’idea che l’orto rappresenti una risposta, allo stesso tempo sociale e ambientale, di difesa del territorio.

Attraverso la campagna sulle terre pubbliche ai giovani agricoltori, lavoriamo, insieme a diverse realtà, per chiedere alle istituzioni di mettere a disposizione della collettività il patrimonio agricolo esistente e abbandonato, per evitare speculazioni dannose per l’ambiente e la comunità e ridare così valore alla terra.

La visione di Terra! è quindi quella di una società in cui le persone di una comunità si attivano per valorizzare e difendere le risorse del proprio territorio, rivendicandone l’utilizzo per finalità collettive e restituendo all’ambiente il suo valore sociale come elemento chiave di sviluppo, per creare, insieme, un modello universale e adattabile, applicabile su diverse scale, volto al recupero e alla tutela del territorio.