Archivio mensile:Maggio 2018

DOMENICA 1 LUGLIO ore 16 – “LA STAMPA LIBERTARIA OGGI”

ORE 16 – “LA STAMPA LIBERTARIA OGGI”

“Qual è lo stato dell’informazione oggi? e quale ruolo ha o può avere la stampa libertaria oggi?”

Ne parleremo con 4 pubblicazioni libertarie: A, Cenerentola, Malamente, Umanità Nova. “I media istituzionali sono inefficaci per diffondere le idee non conformi al sistema, ieri come oggi. Riviste, manifesti, giornali, periodici ecc. alternativi ai media ufficiali sono stati e sono necessari per descrivere le manifestazioni di massa, sviluppare teorie e pratiche antagoniste, denunciare i crimini delle istituzioni statali e religiose; questi sono gli scopi che la stampa libertaria deve e dovrebbe sviluppare” (da Anarchopedia)

ORE 20 – CENA DI AUTOFINANZIAMENTO

La pratica dell’autogestione + Cena Autofinanziamento

Registrazione della presentazione del libro “La pratica dell’autogestione”
 

 

ORE 16.00 – presentazione del libro”La pratica dell’autogestione” con l’autore Antonio Senta.

ORE 20 – Cena di autofinanziamento

 

“Oggi che la razionalità dell’homo oeconomicus, basata su individui parcellizzati ed egoisti, è sempre più messa in discussione dopo i disastri umani e ambientali cui ha portato, un’altra razionalità va configurandosi nello spazio socio-economico, quella dell’homo reciprocans, basata su un altruismo cooperativo e solidale che trova nell’autogestione gli strumenti più adatti per trasformare la società.

L’autogestione, intesa come una pratica organizzativa caratterizzata da forme di cooperazione non gerarchica, è una trasformazione del tessuto socio-economico immediatamente applicabile in ogni tempo e spazio. Intrecciando discipline diverse, un economista e uno storico dimostrano – ricorrendo anche a test sperimentali basati sulla teoria dei giochi – come sia non solo possibile ma persino conveniente sostituire la prevalente I-rationality, basata sulla competizione e l’interesse personale, con una emergente we-rationality, basata sulla solidarietà e l’aiuto reciproco. Si delinea così un’inedita analisi che peraltro conferma quello che i libertari vanno sostenendo da oltre centocinquant’anni, ovvero che l’idea di una società cooperativa gestita dal basso non è un’utopia ma un progetto a portata di mano. Come testimoniano le molteplici correnti autogestionarie già attive nel tessuto sociale – dalle scuole libertarie alle reti di produzione e consumo, dai fautori dei beni comuni ai movimenti per la decrescita, ecc. – che vanno sperimentando in una miriade di qui e subito le tante forme dell’autogestione.”