Archivio mensile:Giugno 2015

Lunga vita a RiMaflow

Trezzano sul Naviglio ( Milano )

Il 22 giugno vi è stato il consiglio comunale aperto a Trezzano sul Naviglio, per discutere del futuro della fabbrica recuperata RiMaflow dopo una situazione di blocco delle trattative tra Unicredit Leasing, proprietaria dello stabile, cooperativa RiMaflow e un Comune che, come ci è stato raccontato durante l’incontro organizzato nei nostri spazi, mancava della consapevolezza della crisi e della difficoltà dei lavoratori licenziati dalla precedente proprietà.

Dopo un periodo lungo di attesa è stata raggiunta la firma praticamente unanime delle rappresentanze istituzionali (PD, FI, LN, M5S) per chiedere alla Magistratura l’archiviazione delle denunce penali e al sindaco di ritirare le sanzioni amministrative che avevano colpito, in modo fin troppo razionale e molto poco umanità, i lavoratori, non esistendo più le ragioni che le avevano prodotte. Ai lavoratori era stato chiesto di porre fine a tutto ciò che era commerciale e che portava un reddito alle famiglie dei lavoratori (per esempio il mercatino dell’usato).

Dal Consiglio comunale i lavoratori sono riusciti a offende il permesso di utilizzare parcheggi comunali per il Mercatino, dunque potranno vedere il futuro un po’ più roseo.

Adesso manca solo la firma di Unicredit Leasing per un comodato d’uso gratuito in 12 + 6 mesi dalla firma del protocollo.

Noi ci auguriamo che RiMaflow possa continuare a vivere con le proprie gambe e in autogestione ma vogliamo consigliare i lavoratori a stare sempre attenti alle scelte da fare in futuro perchè non vengano utilizzati da partiti, singoli politici, sindacati per campagne elettorali o per ripulirsi un abito fin troppo compromesso.

La difesa del proprio futuro dipende da noi stessi e non possiamo permettere ad altri di lucrarci sopra.

 

Spazio Libero Utopia

 

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Dalla Francia al Venezuela

Francia

Una dopo l’altra, Francois Hollande ha visitato due SCOP icone delle lotte sociali, la Fabrique du Sud (ex Pilpa) e SCOP-TI (ex Fralib) celebrando “la storia di una lotta, una volontà , una speranza. ” Dopo la prima visita di Emmanuel Macron alla più grande SCOP industriale in Francia, l’Acome, non vi è dubbio che queste aziende sono diventate un fenomeno sociale che nessun esecutivo può più ignorare. Eppure molte lotte sociali – Goodyear Amiens, Docelles – portano dei progetti di SCOP e rimangono bloccate dal fallimento di una promessa elettorale, quella della Florange che avrebbe dovuto obbligare un gruppo che vuole chiudere un impianto a metterlo in vendita e a cederlo al miglior offerente … Allo stesso modo, al Congresso del Partito Socialista a Poitiers, Benoît Hamon ha spiegato che se la legge Macron fosse stata approvata, la ripresa in Scop della propria azienda da parte dei dipendenti, come hanno fatto fatto i lavoratori ex-Fralib, non sarebbe più possibile.

La progressione di SCOP è diventato inevitabile. La Confederazione Generale del SCOP ha indicato che nel 2014, l’occupazione nelle SCOP è passato da 45.700 dipendenti a 51.000, un 11,6% di aumento in un anno. Una spettacolare progressione da confrontare con il continuo aumento della disoccupazione nel paese. Un modello economico che, se ben lungi dall’essere perfetto, è tuttavia avanzato rispetto alla passività dei salari, l’opacità e l’avidità delle corporazioni. Quindi la domanda è: bisogna solo guardarli con un occhio amichevole o considerarli, oltre ad una forma di resistenza per l’economia neo-liberista dominata dalle multinazionali , il supporto per l’invenzione di altre possibili?

La questione è ben lungi dall’essere un problema franco-francese. Sarà centrale nel quinto incontro “L’economia dei lavoratori” organizzato a Punto Fijo in Venezuela dal 22 al 26 a luglio 2015. Questi incontri internazionali promossi dalle imprese recuperate argentine e dal programma Facultad Abierta presso l’Università di Buenos Aires hanno lo scopo di unire tutte le iniziative recuperate dai lavoratori in tutto il mondo. Iil fenomeno del recupero delle imprese è sempre più diffuso. Oltre a molti delegati dell’America Latina, Nord America, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa parteciperanno. Per l’Europa, saranno presenti i rappresentanti spagnoli, italiani e greci. Per la Francia, SCOP-TI e la Fabrique du Sud, le due aziende visitate da François Hollande, vi si recheranno. Perché per loro come per le altre imprese recuperate, l’esperienza non è un avventura imprenditoriale come tante altre, ma piuttosto l’espressione di un desiderio di ottenere un’economia guidata unicamente da una rivalutazione del capitale.

Fonte: Association Autogestion