Ora il disastro lo abbiamo avuto sotto casa. Un disastro annunciato il giorno in cui fu costruita la Iplom. Ma la colpa non è solo di chi amministra il territorio, è anche nostra!!! Siamo noi che non ci ribelliamo a queste scelte o che non diamo solidarietà a chi combatte per la propria salute. Iniziamo questo sabato a costruire un futuro diverso, un futuro meno sporco. Chiediamo la riconversione delle fabbriche che producono morte, che sia petrolio o che siano armi. A due passi abbiamo Porto petroli, Carmagnani, Superba, Selex, Ansaldo, le cave della Val Varenna e quelle della Val Chiaravagna. Si sta costruendo il Terzo Valico tirando fuori materiale amiantifero, si vuole costruire la Gronda e si è parlato di prolungare il porto. Tutto ciò contro la nostra salute mentre si arricchiscono i proprietari e chi con loro fa accordi.
Un cambio di passo è possibile, ma soprattutto necessario, per noi, per le future generazioni, per gli esseri viventi che ci circondano.
Troppo spesso dimentichiamo le tragedie che colpiscono i paesi lontani, troppo spesso dimentichiamo anche quello che accade nei nostri territori.
Vogliamo un futuro diverso ma preferiamo delegare; cominciamo a prendere in mano i quartieri in cui viviamo e gestiamoli direttamente.
Ci saremo anche noi sabato mattina al presidio chiamato da Legambiente perchè la lotta è una sola!!!!
Appuntamento Sabato 23 Aprile ore 10 davanti vigili del Fuoco, Genova Multedo
SPAZIO LIBERO UTOPIA
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