PRESENTAZIONE LIBRO “I DANNATI DELLA METROPOLI” di Andrea Staid

SABATO 19 DICEMBRE  ORE 15.30

SPAZIO LIBERO UTOPIA

VIA RONCHI 59, GENOVA MULTEDO

Esistono da sempre due città, una legale e l’altra illegale, i cui confini si spostano a seconda delle epoche storiche e delle necessità economiche contingenti. Spesso gli abitanti di queste due città si sfiorano, interagiscono, confliggono. Sulle loro contaminazioni si costruisce il tessuto sociale. Quasi
sempre gli abitanti della città oscura non hanno voce sui media ufficiali: sono un numero, una statistica o un titolo di giornale. I dannati della metropoli nasce dalla necessità di far parlare i protagonisti del disagio e della devianza che vivono e attraversano le nostre metropoli.

Sulle tracce di Danilo Montaldi e della scuola di Chicago, animato da un bisogno radicale di far uscire l’antropologia dalla torre d’avorio dell’accademia, Andrea Staid si è messo in ascolto delle voci della città oscura, senza pregiudizi. Con una ricerca che è frutto di anni passati con i migranti, iscrivendosi in maniera del tutto nuova al filone dell’antropologia delle migrazioni,
contaminato con l’etnografia e la storia orale. Il cuore del saggio
è rappresentato dall’analisi di un caso specifico spesso al centro della cronaca, su una via e più precisamente un grande palazzo soprannominato dalla stampa “il fortino della droga”, situato in un quartiere centrale di Milano (via Bligny 42). Un caso celebre e paradigmatico, raccontato per la prima volta attraverso le voci dei protagonisti.

Ne è uscito un affresco di storie ascritte al mondo della strada, una etnografia della criminalità migrante o meglio dell’uscita dal confine della legalità, un saggio su chi si ribella a un destino di schiavitù, cercando di fuggire da un carcere o semplicemente andando a ingrossare per scelta le fila del nuovo milieu criminale metropolitano. Un viaggio tra vite al limite ed economie
informali, con cui la case editrice Milieu inaugura un suo nuovo filone di ricerca, focalizzando l’attenzione anche sul presente, con il consueto rigore analitico e la passione per la narrazione orale, fornendo strumenti non omologati per comprendere le trasformazioni in atto.

Andrea Staid è nato nel 1982 a Milano. Storico e antropologo, giornalista
e scrittore, editor della casa editrice elèuthera, scrive per diverse
riviste tra cui “A”, “Libertaria” e “Alfabeta”. È autore de Gli arditi del popolo
(Edizioni La Fiaccola) di Le nostre braccia. Antropologia delle nuove schiavitù e de I Senza Stato
(Agenzia X).iDANNATIDELLAMETROPOLI