Egitto: In nome della Shariʿah si colpisce il diritto allo sciopero

L’Alta Corte Amministrativa egiziana ha decretato che lo sciopero dei funzionari sul posto di lavoro può essere sanzionata con una pensione anticipata o con il divieto ad una promozione “conformemente alla Shariʿah islamica”. Una sentenza che ha dato vita ad una viva polemica.

La decisione dell’Alta Corte Amministrativa è stata contestata dall’Unione dei sindacati dei lavoratori egiziani che vi vedono un attentato a un diritto costituzionale. L’articolo 15 della Costituzione adottata tramite Referendum nel 2014 precisa infatti che “lo sciopero pacifico è un diritto regolamentato per legge”.

Ma l’Alta Corte ha considerato che lo sciopero dei funzionari è una minaccia agli interessi della comunità e che conformemente alla Shariʿah islamica questo è un crimine. La Corte si è basata sull’articolo 2 della Costituzione stessa, la quale stabilisce che “i principi della Shariʿah sono la fonte principale delle leggi”.

Secondo gli esperti, non si può fare ricorso alla sentenza dell’Alta Corte salvo che davanti la Corte costituzionale. Nel frattempo, migliaia di funzionari e di operai, perseguiti a livello amministrativo per avere aderito alla sciopero, potranno essere immediatamente colpiti. Una situazione che potrà provocare un’esplosione di rabbia dei lavoratori secondo i gli ambienti sindacali.

Fonte: Afriques en lutte