Francia – Il potere di sorvegliare chiunque

Lunedì 4 maggio a Parigi vi è stata una manifestazione contro il
progetto di legge sull’intelligence.

Il 5 maggio 2015 l’Assemblea nazionale francese ha approvato il disegno
di legge relativo l’intelligence nonostante la forte opposizione che si
è mobilitata contro le disposizioni contenute nel testo. Con 438 voti a
favore, 42 astensioni e 86 contrari, i rappresentanti hanno concesso al
Primo Ministro il potere di sorvegliare massicciamente e senza controllo
la popolazione francese.
Il progetto di legge sull’intelligence, presentato in procedura
d’urgenza il 19 marzo scorso dal Primo ministro Manuel Valls, ha
sollevato una forte opposizione da parte di numerose associazioni di
difesa della libertà, di collettivi, di sindacati dei magistrati e di
avvocati.
I punti più discussi della legge sono:
– legalizzazione delle pratiche illegali dei servizi d’intelligence, che
permetterà un’ampia e intrusiva sorveglianza della vita privata dei
cittadini, affiancata alla conservazione a lunga durata dei dati acquisiti.
– estensione dei campi d’azione di intelligence interna ed esterna, con
obiettivi vasti e pericolosi per la democrazia.
– disposizioni che permetteranno l’acquisizione dei dati dei cittadini
su Internet in modo da permettere la selezione tramite algoritmo dei
comportamenti “sospetti”.
– messa in campo di un regime di “sorveglianza internazionale” per le
comunicazioni verso e dai paesi stranieri.
– creazione di una commissione di controllo con il solo potere
consultivo sulle domande di intercettazioni, le quali rimarranno in mano
al potere politico (del Primo ministro).

Il progetto di legge permetterà di sorvegliare tutti coloro che potranno
“attentare” alla pace pubblica grazie a delle scatole nere che dovranno
essere impiegati sulla rete dai vari intermediari, telco e compagnie
internet, per filtrare il traffico individuando, attraverso i metadati,
attività sospette quali visitare siti pro-terrorismo o contattare
persone sotto indagine.